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Riportiamo di seguito il testo (e alleghiamo copia del documento) della circolare del 25 novembre 2016 in cui il ministero interviene al fine di smentire alcune voci per cui sia in previsione una proroga della data di entrata in vigore della nuova normativa sulla dematerializzazione dei registi vitivinicoli.
Chi ha avuto modo di testare i principali prodotti software per la gestione della dematerializzazione dei registri vitivinicoli avrà notato che quasi tutti i principali produttori di software hanno sviluppato un sistema che semplifica e velocizza la tenuta delle registrazioni. Tipicamente questo sistema viene chiamato “WorkFlow” o “Processo”.
Pubblichiamo in questo articolo l'esito del sondaggio sulla dematerializzazione dei registri vitivinicoli i cui dati sono stati raccolti durante il mese di settembre. Sono stati oltre novanta i partecipanti di diversa estrazione aziendale e con diverse responsabilità all'interno della cantina.
L'introduzione dell'obbligo normativo legato alla telematizzazione dei registri del vino rappresenta una svolta epocale nel settore. Tutto l'impianto agricolo nazionale ha un ritardo tecnologico elevato dovuto a diverse cause. Tra le principali vi sono l'anzianità delle persone che alimentano il comparto e un lento tasso di sviluppo di nuove tecnologie in grado di efficientare in modo sostanzioso il settore.
Questo obbligo è una forte spinta verso il cambiamento. Abbiamo deciso quindi di sondare se il tessuto imprenditoriale agricolo del settore vitivinicolo fosse pronto a impattare con questa novità.
La cosa molto positiva che è emersa dal sondaggio è che la preparazione è elevata. Oltre il 35% dei partecipanti ha già risolto il problema della telematizzazione e sommato ad un 25% di aziende che si organizzeranno entro il 31 dicembre possiamo affermare che oltre la metà dei viticoltori e dei soggetti obbligati è pronto.
Dal primo gennaio 2017 entrerà in vigore l’obbligo di tenuta e di invio telematico dei registri di cantina per quanto riguarda il settore vitivinicolo.
Questo significa che determinati operatori saranno obbligati alla tenuta informatica del registro e quindi alla dematerializzazione dei registri vino.
Per dematerializzazione si intende l’obbligo di trasmissione in modalità telematica dei registri che oggi vengono compilati su carta.
Questo articolo vuole sintetizzare quali sono i soggetti esonerati dagli obblighi sanciti dalla nuova normativa che entrerà in vigore il 1° gennaio 2017
Ci sono 10 cose che devono essere chiare a tutti i viticoltori in merito all'argomento dematerializzazione registri del vino. In questo articolo voglio spiegare bene.
E' comparso oggi sul sito del MIPAAF questo annuncio in riferimento alla dematerializzazione dei registri vitivinicoli: "Nuova versione documentazione tecnica Web-Service Registro Vitivinicolo in versione BOZZA". Cosa significa per i non addetti ai lavori?
E' uscito oggi l'inserto del corriere vinicolo che approfondisce la tematica dei software per la dematerializzazione. Voglio integrare il contenuto dell'inserto con le mie considerazioni personali.
Affronto da sempre il mondo del vino dal punto di vista informatico, non sono un produttore (non ancora per il momento) ma offro servizi di consulenza IT. Vivo nella valcalepio e caratteristica del territorio è che non esistono grandi produttori o nomi blasonati come in alcune altre zone tipiche d'Italia. Valcalepio è sinonimo di piccoli imprenditori agricoli, piccole cantine e grande passione.
Dal 1° gennaio del 2017, la telematizzazione dei registri vinicoli diventerà obbligatoria per tutti i grandi produttori di vino. Avviato già a partire dallo scorso anno in fase sperimentale per alcune cantine, questo nuovo mezzo di registrazione delle attività dei produttori dovrà entrare a regime entro la fine del 2016. I produttori di vino dovranno quindi adeguarsi alla nuova normativa che prevede che tutte le attività di cantina dovranno essere trasmesse al SIAN, il "Sistema Informativo Agricolo Nazionale", in via telematica. Niente più registri cartacei, quindi, con conseguente sveltimento di una serie di pratiche e, soprattutto, con una serie di vantaggi per il mercato vitivinicolo.